Quota iniziale : 1832 Quota finale : 2932 Dislivello totale : 1100 Esposizione :
Difficolta' : MS Localita' di partenza : Regione : Zona : Engadina
4 commenti su “Uscita: SA1-2008 Gita2 / Piz Grevasalvas”
Anonimo
La giornata si commenta da sola, caro Giulio. Posto incantevole, bel tempo, perfetta organizzazione, istruttori vogliosi di farci apprendere le nozioni necessarie.
Ora pero’ vorrei dire: CHI STA TENTANDO DI SABOTARE LE CLASSI DEGLI SNOWBOARDER??????
(Una ciaspola e un attacco rotto, ieri.)
Chiunque sia, sappia che verra’ usato come ferito nell’esercitazione della barella.
🙂
Fiorenza, snowboarder, classe 1
Anonimo
Bellissima gita in una splendida giornata di sole. Complimenti a coloro che ancora si ostinano a usare gli sci! E se gli organizzassimo una giornata per fargli scoprire gioe e dolori (quando lo si deve portare in spalla !) dello snowboard ?
Tom
Anonimo
OK, fatta la seconda gita siamo praticamente veterani (reduci forse e’ il termine piu’ adatto) e mi sento in grado di condividere coi compagni un paio di dritte:
Attenti agli svizzeri, non amano gli italiani: in cerca di una toilette e di una bottiglia d’acqua, io e Luca siamo stati accolti al grido di ‘foi sporchi italiani andare in toilette pubblica ya!, noi non afere acqua da vendervi ya!’
Attenti agli istruttori, hanno poteri magici:
– il direttu’r mi e’ passato di fianco e senza neanche bisogno di guardarmi ha decretato ‘tu oggi sei incazzata’, deve essere un cavaliere Jedi e ha sentito una perturbazione nella forza
– Aurelio possiede un cappellino magico, me l’ha prestato e ho fatto 500m di dislivello in un’ora, prima facevo in media 100m in 5 ore
– Giulio scende volando a 5cm dalla neve senza mai toccarla, fa finta di insegnarci come si deve tracciare in neve difficile ma lui non ne ha bisogno, facile cosi’!
Sulla questione pullman o macchina non so ancora cosa consigliarvi, questa e’ stata la mia prima esperienza pullman e il bilancio al momento pende per il pullman, ma sono indecisa, vedete voi!
PRO PULLMAN:
– Ho dormicchiato durante il viaggio
– Ho imparato come si scuoia una marmotta (scrivere a Chiara per corso per corrispondenza)
– Ho imparato cos’e’ un gipeto
– Il Baklava di Sireli
– Il Baklava di Sireli
– Il Baklava di! ah forse l’ho gia’ detto
CONTRO IL PULLMAN:
– 40 gradi centigradi, maglie sintetiche, la giornata di fatica! insomma avete capito
– Sono tornata a casa con scarponi non miei (e li ho anche controllati prima di prenderli!)
– Ho rischiato di inseguire il pullman da Lotto a Loreto per farmi ridare lo zaino (con dentro le chiavi di casa!)
Spero di esservi stata utile 🙂
Patri
Anonimo
Lo scenario della gita era senza dubbio meraviglioso. Complimenti all’organizzazione per avere provveduto a condizioni atmosferiche ideali per goderne appieno. Un po’ meno per le escursioni termiche a cui sono stati sottoposti gli allievi. Suppongo che il passare dai +40°C della salita ai -40°C della sosta nel breve volgere di pochi minuti contribuisca a forgiare in acciaio la tempra degli allievi. Rimane comunque un mistero della fisiologia e della fisica, come poteva Sireli, alla sosta finale, rimanere in camicietta mentre io congelavo racchiuso entro 4 strati di sofisticati indumenti tecnici invernali.
Saluto tutti con una considerazione, se alla prossima gita vogliamo finalmente arrivare su una qualche cima, dobbiamo darci una mossa.
Carlo
La giornata si commenta da sola, caro Giulio. Posto incantevole, bel tempo, perfetta organizzazione, istruttori vogliosi di farci apprendere le nozioni necessarie.
Ora pero’ vorrei dire: CHI STA TENTANDO DI SABOTARE LE CLASSI DEGLI SNOWBOARDER??????
(Una ciaspola e un attacco rotto, ieri.)
Chiunque sia, sappia che verra’ usato come ferito nell’esercitazione della barella.
🙂
Fiorenza, snowboarder, classe 1
Bellissima gita in una splendida giornata di sole. Complimenti a coloro che ancora si ostinano a usare gli sci! E se gli organizzassimo una giornata per fargli scoprire gioe e dolori (quando lo si deve portare in spalla !) dello snowboard ?
Tom
OK, fatta la seconda gita siamo praticamente veterani (reduci forse e’ il termine piu’ adatto) e mi sento in grado di condividere coi compagni un paio di dritte:
Attenti agli svizzeri, non amano gli italiani: in cerca di una toilette e di una bottiglia d’acqua, io e Luca siamo stati accolti al grido di ‘foi sporchi italiani andare in toilette pubblica ya!, noi non afere acqua da vendervi ya!’
Attenti agli istruttori, hanno poteri magici:
– il direttu’r mi e’ passato di fianco e senza neanche bisogno di guardarmi ha decretato ‘tu oggi sei incazzata’, deve essere un cavaliere Jedi e ha sentito una perturbazione nella forza
– Aurelio possiede un cappellino magico, me l’ha prestato e ho fatto 500m di dislivello in un’ora, prima facevo in media 100m in 5 ore
– Giulio scende volando a 5cm dalla neve senza mai toccarla, fa finta di insegnarci come si deve tracciare in neve difficile ma lui non ne ha bisogno, facile cosi’!
Sulla questione pullman o macchina non so ancora cosa consigliarvi, questa e’ stata la mia prima esperienza pullman e il bilancio al momento pende per il pullman, ma sono indecisa, vedete voi!
PRO PULLMAN:
– Ho dormicchiato durante il viaggio
– Ho imparato come si scuoia una marmotta (scrivere a Chiara per corso per corrispondenza)
– Ho imparato cos’e’ un gipeto
– Il Baklava di Sireli
– Il Baklava di Sireli
– Il Baklava di! ah forse l’ho gia’ detto
CONTRO IL PULLMAN:
– 40 gradi centigradi, maglie sintetiche, la giornata di fatica! insomma avete capito
– Sono tornata a casa con scarponi non miei (e li ho anche controllati prima di prenderli!)
– Ho rischiato di inseguire il pullman da Lotto a Loreto per farmi ridare lo zaino (con dentro le chiavi di casa!)
Spero di esservi stata utile 🙂
Patri
Lo scenario della gita era senza dubbio meraviglioso. Complimenti all’organizzazione per avere provveduto a condizioni atmosferiche ideali per goderne appieno. Un po’ meno per le escursioni termiche a cui sono stati sottoposti gli allievi. Suppongo che il passare dai +40°C della salita ai -40°C della sosta nel breve volgere di pochi minuti contribuisca a forgiare in acciaio la tempra degli allievi. Rimane comunque un mistero della fisiologia e della fisica, come poteva Sireli, alla sosta finale, rimanere in camicietta mentre io congelavo racchiuso entro 4 strati di sofisticati indumenti tecnici invernali.
Saluto tutti con una considerazione, se alla prossima gita vogliamo finalmente arrivare su una qualche cima, dobbiamo darci una mossa.
Carlo
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