Corso: SA1-2007
Data: 11/02/2007
Partecipanti:
Data: 11/02/2007
Partecipanti:
Itinerario: Mont Flassin
Quota iniziale : 1400
Quota finale : 2663
Dislivello totale : 1263
Esposizione : E
Quota finale : 2663
Dislivello totale : 1263
Esposizione : E
Difficolta' : MS
Localita' di partenza : Saint Oyen
Regione : Valle D'Aosta
Zona : Gran San Bernardo
Localita' di partenza : Saint Oyen
Regione : Valle D'Aosta
Zona : Gran San Bernardo
un grazie a tutti gli istruttori, in particolare a Guido e Francesca che guidavano il nostro gruppo – la classe 1 – Ho trovato eccellente la loro capacita’ di insegnare con perizia e pazienza divertendo e divertendosi. E’ stata la prima gita del corso, davvero positiva in tutto il suo svolgimento. L’ho trovata piacevole e particolarmente adatta all'”iniziazione” di chi non solo da un punto di vista tecnico/scialpinistico, non ha mai “faticato in montagna”. Complimenti a tutte le ragazze della mia classe che si sono dimostrate tenaci e coraggiose.
Alla prossima ragazzi.
rudy
Levataccia, prima di partire comincia a nevicare, a stare fermi il freddo comincia a farsi sentire, metti le pelli, zaino in spalla!si comincia. Ma dove si va? Mah!non so mica se lo faccio ancora! I battiti cominciano ad aumentare, la fatica si fa sentire sempre di piu’, il vento aumenta!spogliati, rivestiti, poco tempo, bisogna salire, vi volete fermare, ma, non so, forse si, va beh allora si continua!la stanchezza aumenta, i battiti anche, il fiato ti chiede perche’, ma si ride, si scherza e si sale. Poi un raggio di sole, di pu’, uno sprazzo, di piu’, si apre il cielo e si esce dal bosco con uno spettacolo fantastico, la fatica continua ma l’eccitazione aumenta. Si arriva, si mangia qualcosa, veloce, un bisognino, veloce, leva le pelli, veloce, si riparte, di gia’? E giu’, neve di tutti i tipi, vento forte, gamba che chiede aiuto, ma entusiasmo, entusiasmo!
Arrivato!testa pesante, gambe cotte, stanco, stanco ma con una certezza. Non vedo l’ora di essere alla prossima uscita!
Beppe
Ciao a tutti.
Spero di farvi cosa gradita dandovi la possibilita’ di vedere le foto che faccio durante le gite.
Per il momento ho pubblicato tre cartelle in internet ai seguenti indirizzi:
1) Selezione 28 gennaio http://it.pg.photos.yahoo.com/ph/riccardo_caserini/album?.dir=/5f60re2&.src=ph&.tok=phgFzRGBX6UUVvMb
2)Campodolcino 4 febbraio
http://it.pg.photos.yahoo.com/ph/riccardo_caserini/album?.dir=/9b91scd&.src=ph&.tok=phKFzRGBoxRuUFV2
3) Flassin 11 febbraio
http://it.pg.photos.yahoo.com/ph/riccardo_caserini/album?.dir=/c4cfscd&.src=ph&.tok=phnKzRGBmU5pjMtW
Per ragioni di spazio le foto vengono pubblicate in formato ridotto, ma se qualcuno desidera una foto in originale gliela posso spedire via mail.
Riccardo
Promemoria post gita a Mont Flassin del 11/02/07:
– Se anche metti la sveglia alle 04:00 rischi comunque di arrivare in ritardo. Provare con le 02:30 giusto per averne conferma. Evitare di ridursi a dormire in macchina nel parcheggio.
– Hai dimenticato sicuramente qualcosa. Ma lo ricorderai appena dopo il casello. Fattene una ragione.
– Sul pullman finalmente stai per addormentarti. Questo significa che siamo arrivati all’autogrill e bisogna scendere.
– Le cinquantasette mucche di peluche costano 37 Euro l’una. I novantadue San Bernardo 45 Euro, ma sono meno carini. La cosa non e’ chiara, ma la vetrina resta comunque inquietante.
– Fare attenzione perche’ se a volte i pullman improvvisamente cambiano colore, e anche partecipanti, e anche gita!!. e’ probabile che sei salito su quello sbagliato.
– L’autista Luigi (per gli amici Louis, se andiamo verso la Francia, ma diventera’ Ludwig quando, e se, andremo nel tirolo) non supera mai i 90 Km/h e viene superato anche dagli Ape Car con l’acqua minerale. Tranne che sui tornanti, dove invece si ingarella con le Uno Turbo con l’alettone ed il pinocchio da sei chili sul retrovisore. Non e’ dato sapere se nei sorpassi il Louis mostri la mano con le corna.
– Teoria della Collocazione Inversa: se il parcheggio e’ vuoto ci vuole piu’ tempo per parcheggiare.
– Nel bagagliaio del pullman si entra nella quarta dimensione: Se hai messo gli sci nel portellone anteriore destro li ritrovi nel posteriore sinistro; ma non e’ detto. Le borse degli scarponi sfuggono invece a qualunque legge fisica arrivando a smaterializzarsi. Le bottiglie di vino pure. Ma la fisica quantistica in questo caso non c’entra.
– Le racchette sono dotate di sentimenti e volonta’ propria. Si accoppiano e separano con chi pare a loro ed in maniera molto disinvolta. Inutile insistere sulla questione morale.
– Le cartine delle gite sono capolavori di miniature su francobolli. Portarsi lente d’ingrandimento ed esperto d’arte moderna.
– Circolano altre cartine del posto, ma sono dei cimeli storici della Righini e sono protette dai beni culturali. Necessita benestare della sovrintendenza.
– Quando dicono che sara’ una salita di poche centinaia di metri, ricordarsi di portare le bombole ad ossigeno da alta quota.
– Teoria1: Se il vento soffia da sud ovest significa che sul versante nord est si creano accumuli e siccome non ci batte mai il sole puoi costruirci la cantina per i salami.
– Anche se il bollettino dice che sono previste nevicate oltre i 2000 metri e tu sei nel parcheggio a 1300, quella che ti cade in testa non e’ forfora. E’ neve. Fidati.
– E’ importante ricordarsi a che ora hai cominciato la salita. Cosi’ puoi renderti conto da quanto tempo dura il martirio e ti avvilisci piu’ in fretta.
– Non perdere troppo tempo ad allacciarti le ciaspole. Tanto ne perderai comunque una dopo 37 metri. O dopo 75, a seconda del modello.
– E’ ritenuto normale perdere le pelli di foca e che vadano riattaccate due o tre volte. Tranquillo, c’e’ scritto sia sulla garanzia che sul manuale d’uso. Non risulta invece alcuna documentazione se le incolli al contrario.
– Sillogismo del Noleggio1: se le pelli te le hanno attaccate al noleggio e’ probabile che siano inchiodate. Portare martello.
– Sillogismo del Noleggio2: se le pelli te le hanno attaccate al noleggio e’ probabile che abbiano usato il vinavil. Portare saldatore.
– Conclusione del Sillogismo del Noleggio: se le pelli te le hanno attaccate al noleggio e’ probabile che non noleggi piu’ niente.
– Se ad un bivio scegli il sentiero limitandoti a seguire il gruppo che ti precede invece di consultare la cartina, vieni fustigato.
– In salita la regolarita’ e’ molto importante. Chiunque venga messo alla guida del gruppo viene infatti cazziato in maniera molto regolare.
– Quando ti dicono ‘dai che arriviamo alla baita’ ricordati che sottovoce aggiungono ‘..e poi proseguiamo altri 300 metri e salutiamo Messner’. Ma tu non li senti.
– Lo zampone con le lenticchie non e’ uno spuntino adatto, anche se la tentazione e’ forte. Provare a frullarlo.
– Sii veloce nel vestirti/rivestirti/allacciare scarponi/tavole/sci e non dichiararti mai stanco. Tu non lo sai ma l’istruttore e’ armato e ad un corso ippico ha imparato che il cavallo azzoppato bisogna sopprimerlo per non farlo soffrire.
– Se fissi con sufficiente determinazione una tromba d’aria e neve, forse riesci a deviarla sull’altro gruppo. Tie’.
– Provare a suggerire al CNR lo studio di un nuovo tipo di Arva che, in caso di valanga, si metta ad urlare ‘sono qui sotto!!’. Localizzarlo dovrebbe risultare molto piu’ semplice. Va bene anche che fischietti allegramente. Giusto per non impressionare troppo gli animi piu’ sensibili.
– Teoria2: Se con la sonda trovi subito l’arva e’ probabile che ti stai infilzando un piede.
– Se il segnale si affievolisce e tu sei fermo, e’ probabile che lo sciatore che e’ appena passato ti abbia con una racchetta agganciato l’arva che avevi nascosto sotto la neve, e te lo stia riportando a valle.
– Il segnale emesso da un arva in ricezione e’ identico a quello del camion dell’immondizia in retromarcia. Se gli arva in ricezione sono 8, sembra di essere al deposito della nettezza urbana. Meglio scansarsi.
– Al ritorno si e’ scoperta e studiata una nuova categoria geologica: il Masso Beffardo. Trattasi di roccia tagliente di 70 centimetri di diametro posta a pochi millimetri sotto il manto nevoso, la cui caratteristica principale e’ l’avere sempre accanto un ‘sasso esca’. Cosi’ definito in quanto piccolo ed innocuo, ma molto ben visibile. Per schivare quest’ultimo e’ assolutamente certo che centrerai in pieno la prima. I danni a tavole e sci sono inversamente proporzionali alla dimensione del ‘sasso esca’. Bastardo.
– Postilla: Se ci sono 2 metri mezzo di neve, stai certo che dove tu hai deciso di passare ci sara’ sempre un Masso Beffardo. Anche se ti sposti all’ultimo secondo.
– Teoria3: Una volta acquisita la tecnica, gli accumuli pericolosi si riconoscono facilmente. Basta seguire il dito dell’istruttore che te li indica. Ma questo e’ gia’ argomento dell’SA2
– I vecchietti in solitaria non apprezzano i gruppi numerosi piantati in mezzo alla traccia, soprattutto se qualcuno indossa pantaloni mimetici. Procurarsi pantaloni alla zuava e scarponi in faggio di fine 800. Sono gradite argomentazioni varie sul Carso e trincee del 15-18.
– Se l’istruttore vanta il 15esimo passaggio in quella vallata, il vecchietto ci sara’ passato come minimo 26 volte e comunque sempre una volta piu’ di te. Pappappero.
– Se chiedi al vecchietto dove si trova il Monte Bianco lui te lo spiega. Se gli chiedi la via per l’Everest pure. C’e’ stato ieri.
– Ogni volta che chiami gli altri gruppi alla ricetrasmittente ti risponde la signorina che ti prenota un taxi ‘Tango 31 in via mantegazzi in 9 minutiiiiiiii’. Il problema e’ che tu non sai nemmeno dove sia via Mantegazzi.
– Paradosso del Contenimento Differito: si impiega piu’ tempo ad infilare un piede in uno scarpone che a far uscire un litro di vino da una bottiglia.
– La torta al limone piace e scompare gia’ nel parcheggio. Quella allo yogurt dopo tre quarti d’ora ancora rimbalza nel pullman. Ho dovuto sopprimerla a racchettate
– L’autista Louis odia la torta sbrisolona e il pane carasau. Chissa’ perche’. Forse e’ meglio non portarli.
– Pare che Pringles e Galbanino siano un piatto sopraffino. Lo sostiene anche il Gambero Rosso : ‘la fame e’ una brutta bestia’.
– L’attrezzatura bisogna riporla accuratamente nel portellone con il biglietto della fermata prescelta. Tanto poi lei si spostera’ comunque altrove, e tu deciderai di cambiare fermata.
– Le borse scendono dal pullman da sole e dove piu’ loro aggrada. Si narra di sci che, presi da nostalgia, abbiano deciso di tornare a monte.
– Sottrarre scarponi da donna per ottenere numeri di telefono ed inviti a cena per restituirli e’ una buona tecnica di sopravvivenza urbana.
Seriamente:
Quando sei in vetta, nel silenzio ovattato, palombaro del cielo, col vento che scompiglia la neve delle creste e il caldo del sole sul viso, sorridi e ringrazi.
La natura per quello che ti offre, i tuoi muscoli e la tua volonta’ per non aver ceduto e poi chiunque cerchi di divulgare uno stile di vita diverso da centri commerciali e televisione.
Un grazie agli istruttori per il loro impegno, volontario e paziente.
Roberto Disaro’
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