Vi confesso: sono un pochino sconcertato dall’essere ormai la fonte storica dei ricordi Righini. Preferisco essere un istruttore attivo, magari che cammina molto più lento degli altri, preferisco partecipare alla vita della scuola guardando al futuro.
Essere il decano della scuola però comporta degli obblighi; tra questi quello più importante è di conservare la memoria e il ricordo delle persone che hanno animato lo spirito della scuola che hanno formato la cultura fondante della Righini. Il cambiamento e l’ammodernamento sono importantissimi e guai se non ci fossero; ma ogni cambiamento si innesta sulla cultura esistente che lascia una traccia indelebile. Le organizzazioni e la loro cultura sono formate da persone, istruttori e allievi.
Io voglio qui ricordare non tutte le persone, ma in particolare alcune di quelle che non ci sono più ed hanno lasciato una traccia importante, indelebile non solo nella Righini, ma anche su di me. Mi è più facile ricordare i miei amici istruttori; gli allievi, tanti, simpatici, affettuosi si accavallano nella mente e solo alcuni di essi emergono con chiarezza. Mi perdonerete se intreccerò dei ricordi personali alla storia della Righini: questa nostra bellissima scuola è fatta di persone, é fatta di amici.
La Righini forse ha un’anima?