Nell’ambito della sezione di Milano del CAI la naturale collocazione della nuova scuola era presso lo Sci CAI che svolgeva già da tempo una concreta attività di istruzione per tutti coloro che volevano imparare a sciare sia in pista sia fuori pista. Nell’ottobre 1965 l’allora direttore della scuola di sci, Franco Lanza, riceve da parte di Romanini la richiesta di collaborare alla costituzione della nuova scuola di sci alpinismo. Lanza si consulta col generale Biffi e con De Tisi, facenti parte del direttivo dello Sci CAI e accetta di collaborare all’avventura.
Il gruppo di amici si divide i compiti operativi. Gansser, Romanini e Lanza si accollano la maggior parte degli oneri di organizzazione: il primo si dedica alla messa a punto delle tecniche didattiche, alle scelte da compiere sul terreno, all’organizzazione generale; il secondo alla sensibilizzazione del vasto gruppo di amici che sostenevano la scuola, alla raccolta di fondi, ai contatti con la sezione di Milano; Lanza agli innumerevoli adempimenti che nascevano giorno dopo giorno. Ben presto i versamenti di più di 100 amici permettono di acquistare il materiale necessario, stampare il primo depliant per spiegare cosa la scuola si propone e costituire anche un fondo di riserva in caso di necessità. Le serate presso la sezione CAI o casa Gansser non si contano: bisogna capire il taglio da dare alla scuola, decidere un giusto equilibrio fra didattica e divertimento, trovare gli istruttori, preparare le schede di valutazione degli allievi, il depliant pubblicitario, le schede di iscrizione, scegliere le gite, prenotare il pullman e pensare a tanti particolare che sembrano irrilevanti ma che diventano importanti affinché tutto il meccanismo “giri” in modo soddisfacente. Gansser porta nell’organizzazione la sua precisione Svizzera e la sua esperienza alpinistica e militare; Romanini il suo entusiasmo, la sua capacità organizzativa; entrambi utilizzano la propria rete di conoscenze nel mondo della montagna, molti si prestano per accompagnare le prime uscite sul terreno.
In aprile del 1966 comincia il primo corso che finisce con un grande successo. La notorietà e il carisma dei fondatori fanno subito diventare la scuola punto di riferimento dello sci alpinismo lombardo ed anche italiano.
Nel 1967 nasce l’idea di girare un film divertente, ma soprattutto con lo scopo di diffondere le tecniche, la didattica e insegnare in modo semplice un corretto approccio per frequentare le montagne in sicurezza. Questo infatti è sempre stato il principale assunto di tutte le scuole italiane di scialpinismo e in particolare della Righini: limitare al massimo gli inevitabili pericoli oggettivi che si incontrano nel frequentare la montagna invernale. Il film è ideato e realizzato nel 1967. Il titolo sarà ” Un 4000 con lode”; il regista e l’operatore Adalberto Frigerio che, già noto, é diventato in seguito famoso; protagonisti cinque istruttori della Righini. Il film vince il primo premio della sezione scialpinismo del Festival di Trento, ha grandissimo successo; viene tradotto in numerosissime lingue, giapponese incluso, e diventa un riferimento per le sezioni e le scuole del club alpino.