Quota iniziale : 1134 Quota finale : 3434 Dislivello totale : 2300 Esposizione :
Difficolta' : BSA Localita' di partenza : Regione : Zona : Adamello
6 commenti su “Uscita: SA2-2006 Gita1 / Corno Bianco”
Anonimo
Gita stupenda e ottima compagnia. La lunghissima circumnavigazione del Corno Bianco mi ha segnato nel fisico e nell’anima, raramente ho faticato tanto.
Potete vedere le foto che ho fatto qui: http://www.lamiani.com/sa1
Pietro
Anonimo
Comitiva allegra, tempo ideale, bella traversata, neve ottima, trippa eccellente al rifugio.
La prossima volta, pero’, niente scherzi: si va su con gli sherpa.
K
Anonimo
Gita fantastica 🙂 discesa da paura con neve bellissima….periplo del Corno Bianco un po’lunghetto.ciau Lau
Le mie foto sono su http://www.flickr.com/photos/ciaulau
Anonimo
Alla partenza tutti allegri finche’ non sono state distribuite le corde… Ciaulau, fresca di notte in cuccetta Parigi-Milano, estrae 2kg di biscotti per una mezza corda. Dopo la galleria il vallone e’ stupendo ed il gruppo si sfilaccia, in testa le donzelle fanno un passo forzato che spezza il fiato anche ai meglio allenati, l’ultimo si trascina al passo senza forze, lo zaino l’ha abbandonato 200m sotto. Colmo dell’umiliazione Ire* si offre con nonchalance di portare una corda in discesa. Il rifugio ha stanze gelide ma cucina accogliente tra trippe, stinchi e crauti tutti soddisfatti e con la pancia piena. Alle 21.00 nessuno si regge in piedi. Sveglia alle 4.45, partenza programmata alle 5.30 effettiva 5.55, speriamo l’ora legale aiuti la prossima gita. La vedretta del Mandro’n appare subito come un castigo: un purgatorio bianco gelido in cui candelotti ghiacciati escono dalle narici e i meno resistenti abbandonano la sfida. La cresta e’ troppo ostica, anche Lorenzo valuta di 7b+ un passaggio e torna indietro perche’ ha dimenticato la magnesite. Rientro da passo Venezia tra skirunner che sfrecciano incuranti delle donzelle e degli improperi. La discesa e’ memorabile prima per la neve poi per il dislivello, infine per le quantita’ di acido lattico prodotte dalle cosce dei prodi sci alpinisti. Rientro memorabile, in sole 5 ore siamo a Milano, grazie, la prossima volta andiamo nei sibillini. Alla prossima, foto su http://www.flickr.com/photos/aiace/sets/72057594086224153/
Anonimo
La scelta strategica della gita, sole e cielo blu…. blu e non azzurro.
La soddisfazione della salita alla cima Presena.
Le spiegazioni di Gianfranco.
Le chiacchere a cena per conoscerci un po’ o forse anche solo per conoscerci ancora di piu’.
La partenza con quella luce stupenda.
Il legarsi per la prima volta con gli sci ai piedi su un ghiacciaio.
La provvidenziale pelle di scorta dell’instancabile Costa.
Gli abbracci quando, dopo un avvicinamento infinito, abbiamo capito che c’e’ l’avevamo fatta.
L’Olimpo 🙂 sempre compatto.
Franco, ritrovato in discesa, impaziente di stuzzicare.
Nicola, dispensatore di vivande in macchina prima di cadere addormentato come sempre.
Giulia, che sorride anche quando dorme
Irene ed i suoi scarponi dimenticati in macchina.
E poi Giulio, Lorenzo, Pietro, Cero, Laura, Oscar, Debora, il mitico Hero e tutti gli istruttori ed i partecipanti! affiatamento, ecco la parola che mi rimbalza in mente dallo scorso week end.
Grazie a tutti! e alla prossima
andrea
Gita stupenda e ottima compagnia. La lunghissima circumnavigazione del Corno Bianco mi ha segnato nel fisico e nell’anima, raramente ho faticato tanto.
Potete vedere le foto che ho fatto qui: http://www.lamiani.com/sa1
Pietro
Comitiva allegra, tempo ideale, bella traversata, neve ottima, trippa eccellente al rifugio.
La prossima volta, pero’, niente scherzi: si va su con gli sherpa.
K
Gita fantastica 🙂 discesa da paura con neve bellissima….periplo del Corno Bianco un po’lunghetto.ciau Lau
Le mie foto sono su http://www.flickr.com/photos/ciaulau
Alla partenza tutti allegri finche’ non sono state distribuite le corde… Ciaulau, fresca di notte in cuccetta Parigi-Milano, estrae 2kg di biscotti per una mezza corda. Dopo la galleria il vallone e’ stupendo ed il gruppo si sfilaccia, in testa le donzelle fanno un passo forzato che spezza il fiato anche ai meglio allenati, l’ultimo si trascina al passo senza forze, lo zaino l’ha abbandonato 200m sotto. Colmo dell’umiliazione Ire* si offre con nonchalance di portare una corda in discesa. Il rifugio ha stanze gelide ma cucina accogliente tra trippe, stinchi e crauti tutti soddisfatti e con la pancia piena. Alle 21.00 nessuno si regge in piedi. Sveglia alle 4.45, partenza programmata alle 5.30 effettiva 5.55, speriamo l’ora legale aiuti la prossima gita. La vedretta del Mandro’n appare subito come un castigo: un purgatorio bianco gelido in cui candelotti ghiacciati escono dalle narici e i meno resistenti abbandonano la sfida. La cresta e’ troppo ostica, anche Lorenzo valuta di 7b+ un passaggio e torna indietro perche’ ha dimenticato la magnesite. Rientro da passo Venezia tra skirunner che sfrecciano incuranti delle donzelle e degli improperi. La discesa e’ memorabile prima per la neve poi per il dislivello, infine per le quantita’ di acido lattico prodotte dalle cosce dei prodi sci alpinisti. Rientro memorabile, in sole 5 ore siamo a Milano, grazie, la prossima volta andiamo nei sibillini. Alla prossima, foto su http://www.flickr.com/photos/aiace/sets/72057594086224153/
La scelta strategica della gita, sole e cielo blu…. blu e non azzurro.
La soddisfazione della salita alla cima Presena.
Le spiegazioni di Gianfranco.
Le chiacchere a cena per conoscerci un po’ o forse anche solo per conoscerci ancora di piu’.
La partenza con quella luce stupenda.
Il legarsi per la prima volta con gli sci ai piedi su un ghiacciaio.
La provvidenziale pelle di scorta dell’instancabile Costa.
Gli abbracci quando, dopo un avvicinamento infinito, abbiamo capito che c’e’ l’avevamo fatta.
L’Olimpo 🙂 sempre compatto.
Franco, ritrovato in discesa, impaziente di stuzzicare.
Nicola, dispensatore di vivande in macchina prima di cadere addormentato come sempre.
Giulia, che sorride anche quando dorme
Irene ed i suoi scarponi dimenticati in macchina.
E poi Giulio, Lorenzo, Pietro, Cero, Laura, Oscar, Debora, il mitico Hero e tutti gli istruttori ed i partecipanti! affiatamento, ecco la parola che mi rimbalza in mente dallo scorso week end.
Grazie a tutti! e alla prossima
andrea
ciao
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