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Uscita: SA2-2004 Gita5 / Gran Paradiso (dal Chabod)



Corso: SA2-2004
Data: 09/05/2004
Partecipanti:


Itinerario: Gran Paradiso (dal Chabod)
Quota iniziale : 2761
Quota finale : 4061
Dislivello totale : 1300
Esposizione :
Difficolta' : BS
Localita' di partenza :
Regione :
Zona : Gran Paradiso

4 commenti su “Uscita: SA2-2004 Gita5 / Gran Paradiso (dal Chabod)”

  1. Gita fortemente influenzata dalla lezione di Prestera’.
    Le riserve idriche medie piu’ che triplicate. A fine gita da un sottofondo dello zaino di Francesca sono uscite tre bottiglie d’acqua.
    Mediocre invece il risultato della esercitazione di ricerca ARVA di gruppo, il nuovo arva di Fabio non risponde ai comandi vocali: 2 vittime.
    Brillante la partenza del gruppo in pole position domenica mattina. Nonostante la marcia strumentale in mezzo alla nebbia e ai seracchi apriamo una pista nella neve fresca fino a quota 3450 dove si consuma il vero dramma della giornata. Un muro di ghiaccio e nebbia ci rassegna alla resa. L’amaro ritorno e’ stemperato da plateau vergini perfettamente dipinti dalle pennellate dei nostri cristiania. Jaqueline litiga con gli sci ma non perde il buon umore. Piu’ avanti una crosta maledetta e vigliacca ci costringe a numeri da circo. Il momento piu’ pericoloso lo passiamo nella discesa a piedi per un muro di muschi e rocce levigate. Gli istruttori invece il momento piu’ difficile lo affrontano al bar nel giro dei commenti di fine gita. Ma alla fine tra birra lardo e pane nero riconciliamo le delusioni e progettiamo gite ancora piu’ ambiziose. Bravi tutti
    Mauro

  2. Doveva essere il Gran Paradiso dallo Chabod nella finestra di bel tempo mattutina predetta da un metereologo ubriaco o minacciato da albergatori incazzati dopo il flop pasquale. Il bicchiere a mezzo stimola sempre dibattito, le gite riuscite a meta’ idem. Io ritengo sia didattico imparare a tornare indietro, perche’ non e’ una cosa naturale, va educata, cosi’ come il mezzo poldo. Siamo tornati indietro a 3570 nel punto critico del ghiacciaio di Laveciau, dove c’era da slegarsi e fare 20 m ramponi ai piedi per superare la seraccata nel punto piu’ agevole. Peccato che ci siamo arrivati nel momento sbagliato, freddo boia (-13° + vento ), visibilita’ scarsa tendente allo zero, a star fermi si congelava; mezz’ora dopo si era aperto, un’ora dopo c’era il sole, sempre vento e freddo ma insomma forse saremmo passati, magari arrivando alla schiena d’asino per poi scendere sul Vittorio Emanuele. Invece splendida discesa su neve polverosa, poi un po’ di crosta e ravanage finale. Gran bel posto, la mattina al buio tracciamo noi, parecchia neve, crepi e seraccate imponenti, roba seria. Corso quasi dimezzato eravamo 11 allievi e 6 istruttori. Cena abbondante, rifugio carino, ricerca arva di gruppo salendo nel pomeriggio. Un saluto a tutti, in particolare a Mario che si e’ rotto una clavicola giocando a calcetto (mannaggia!!). Alla prossima uscita, sperando di chiudere in bellezza.
    Nicola

  3. Prima (e non ultima…) volta sul GranParadiso. Posto splendido, passaggi in mezzo ai crepacci per me davvero impressionanti!
    La montagna ci ha respinto, ma per questo ora abbiamo una sfida in piu’: riprovarci e “sconfiggerla”…..magari con un clima un pochino piu’ mite…..
    Luisa

  4. Innanzitutto un bravo a Nicola per averci raggiunto sabato, un saluto ed un augurio di pronta guarigione a Mario ed un saluto anche agli altri assenti.
    Ascensione interrotta proprio sul piu’ bello,un vero peccato, decisamente sfortunati, ma e’ stato giusto cosi’.
    Il freddo era feroce ed io personalmente penso di aver raggiunto una gradazione di colore molto simile a quella dei Puffi.
    La discesa e’ stata davvero molto appagante e anche il tratto finale del bosco si e’ rivelato uno spasso unico ma variegato.
    Due giorni come al solito intensi, istruttivi e divertenti anche se i fuori programma non sono sempre facili da affrontare e gestire.
    A tutti noi: ad maiora!
    A tutti gli istruttori:grazie!
    Ilaria.

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